| Atti vandalici e immondizia. Ma nessuno se ne accorge?
Nel suo piccolo anche la cittadina dell'ennese ha i suoi guai con l'immondizia. Una delle cose che colpisce spesso il visitatore, e anche lo stesso valguarnerese, è l'incredibile bellezza della natura, col verde che s'arrampica per le alture a picco sul dirupo o quel sole che impazza sui tetti e le case di antica storia. Ma purtroppo questo reportage non vuole essere un omaggio nè alla bellezza nè alla vita semplice dei caropepani. Tutt'altro.
Pian piano che ci si avvicina a Valguarnera, l'espressione di quel visitatore, così come quella del valguarnerese, cambia in una smorfia di disgusto. La gestione scellerata dell'Ato ha di fatto lasciato il segno su tutta la Provincia, e adesso che l'estate è entrata nel pieno del suo vigore, si è ancora più certi che il fetore costringerà i cittadini a rimanere tappati in casa con le finestre ben serrate.
Il Comune di Valguarnera ha recentemente stanziato di propria tasca (ovvero le nostre) ben 30 mila euro, così da poter ripulire le strade, ridare serenità e quel giusto decoro urbano.
Ma l'occhio vuole la sua parte, cari lettori. Quando le cose sono nascoste o poco visibili, per la molteplicità dei politici e anche dei menefreghisti, ciò che non si vede non può far male. E così avviene che, oltre alla spazzatura lungo le strade e le carcasse dei più disparati elettrodomestici ormai senza alcun utilizzo, ecco un altro problema che il cittadino deve portarsi sulle spalle. Gli atti di vandalismo!
Infatti non sembra essere cambiato nulla dall'ultima volta che abbiamo fatto visita ai giardini comunali di via Sant'Elena (Aprile 2008 - Giugno 2008).
Il valguarnerese cattivo vince su quello buono per un totale di 2-0, senza rivincità nè possibilità di rigiocare il match alla presenza di giudici di gara. Tantissimo tempo addietro, parliamo di anni e anni fa, un ragazzetto coi calzoni corti e la fionda di legno (sembra proprio un personaggio dei fumetti di Hank Ketchman) colpì di proposito la pistola del soldato che ricorda i caduti della prima grande Guerra Mondiale, rompendone la canna. Pare che il bimbetto abbia preceduto di un decennio la frase mistica dei figli dei fiori: "mettete dei fiori nei vostri cannoni".
Tuttavia non è l'unico atto vandalico che i giardini comunali sembrano aver subito negli anni. Il nostro breve resoconto sul "bullismo urbano", si ferma cronologicamente proprio agli ultimi 2-3 mesi di quest'anno; una escalation di atti contro il bene pubblico, che ha costretto le nostre telecamere a un difficile compito di ripresa.
I bagni dei giardini sono rimasti completamente distrutti; porte sfondate, interruttori rotti, cesellame spaccato; rifiuti organici e fisiologici anche sui muri, uno spreco di acqua considerevole. Il tutto risulta piuttosto pericoloso per la salute dei numerosi bambini che ivi giocano, col rischio di beccarsi alcune malattie come la salmonellosi, stafìlococcosi, aspergillosi, mughetto, tigna, singamosi, verminosi...
Dopo due mesi dal nostro primo videodenuncia, nulla è cambiato...anzi... abbiamo notato un peggioramento sostanziale. Per mesi la villa comunale è risultata al buio, forse perchè il contatore elettrico, alla mercè di chiunque, è stato manomesso.
Alle riprese della seconda parte, non abbiamo potuto incorporare una scena motlo significativa, per motivi di ovvio pudore: un mercoledì di giugno, per la precisione una mattina al mercato settimanale, abbiamo notato una famiglia di ambulanti cinesi, piuttosto sdegnati dal cattivo stato dei suddetti bagni, che espletava, a turno, i propri bisogni fisiologici dentro una busta di plastica trasparente.
il capofamiglia si è allontanato piuttosto contrariato, con la busta marchiata "Standa" caricata con un gesto di stizza sul retro del camioncino; sembrava volerci dire: "Vaffancina, incivili".
Carmelo Parrinelli
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